Nella mano di Dio - Gv 10,27-30 | ||
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Dal Vangelo secondo Giovanni |
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ascoltano la mia voce | Shema' Ysrael, Adonai Eloheinu, Adonai echad: Ascolta, Israele, il Signore è il nostro Dio, il Signore è Uno. Il fondamento della fede ebraica di Deuteronomio (6,4) sembra specchiarsi nel nostro testo di Giovanni. il comando ascolta è ora raccolto dalle pecore che ascoltano la sua voce. |
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la vita eterna | Ascoltare, conoscere e seguire il Signore è ricevere la vita eterna (cfr. 5,24: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato ha la vita eterna), non come prolungamento senza fine di questa nostra vita, ma come pienezza della vita, diventata incorruttibile alla morte perché fondata sulla relazione con lui. Lui ci ama e il suo è amore fedele - Ti ho amato di amore eterno, per questo continuo a esserti fedele (Ger 31,3)- dunque: Chi ci separerà dall'amore di Cristo? (Rm 8,35) |
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dalla mano del Padre | La mano del Padre e quella di Gesù sono la stessa mano, forte dello stesso amore e della stessa dedizione al proprio gregge. Il Padre è più grande di tutti, su di lui nessuno ha potere, per cui se una pecora è sua, nessuno può strappargliela. Per tutta la sua vita Gesù ha mostrato l’amore potente del Padre che esce dai confini delle regole, anche quelle che sembrano uscire dalla sua bocca e che hanno costituito il Popolo d’Israele: ha frequentato i peccatori incalliti, ha cercato i più lontani, è andato in cerca delle pecore perdute della casa d'Israele (Mt 15,24); e i lontani lo cercavano perché in lui avrebbero trovato misericordia, accoglienza e nutrimento. |
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una cosa sola | Letteralmente «Io e il Padre siamo uno», Gesù parla di se stesso e del Padre utilizzando la stessa parola «uno» della professione di fede Israele: il Signore è uno. |